La
superficie del cerchio di sabbia misura qualche chilometro quadrato.
La grande cupola trasparente a prova di impatto meteorico lo protegge
completamente e mantiene all’interno le condizioni climatiche
originali.
La
reliquia; quello che rimane del deserto sahariano dopo le modifiche
climatiche promosse dal Comitato Ambientale Globale. Intorno il verde
intenso della nuova foresta africana.
Per
milioni di anni sabbia e aridità, ora piante e acqua.
Non
esistono strade per arrivare all’unico accesso della reliquia. La
raggiungono esclusivamente gli stratoplani a volo subspaziale.
Partenze e arrivi rari regolati dalla barriera repulsiva
elettromagnetica inserità nella sommità della cupola protettiva.
Lungo
il bordo interno sono installate le antenne paraboliche per le
comunicazioni in rete satellitare. Un anello di uniforme alluminio
che brilla investito dal sole rovente.
Al
centro una piattaforma quadrata in cemento grigio ha inscritto al suo
interno un perimetro evidenziato da striscie gialle e nere. Il
pianale metallico del possente ascensore in grado di portare nelle
viscere della terra un intero stratoplano carico.
La
reliquia è un mondo sotterraneo.
Il
pozzo di discesa termina in un grande locale a pianta rettangolare
posizionato alla profondità di 500 metri; definito la diramazione ha
le pareti costellate di portali.
Tunnel
che scendono ancora. Un intricato labirinto tridimensionale di locali
e gallerie sempre in bilico tra congiunzioni e separazioni.
Milioni
di metri cubi di cemento armato al molibdeno, acciaio, fibre ottiche.
Un gruppo di 5 unità a fusione fredda producono energia illimitata;
al servizio della memoria centrale. Per l’eternità.
Dopo
altri 2000 metri tutto finice nell’immensità del cilindro. Il
contenitore del sistema di memoria.
Lo
scopo di un universo senza sole illuminato da luci artificiali.
Atmosfera con parametri ambientali costanti e controllati.
Impossibile percepire odori, suoni esclusivamente di origine tecnica.
Questa
tana è la sede del Servizio Centrale di Memoria. Per gli addetti
luogo di lavoro e abitazione.
Nell’area
riservata alla formazione l’istruttore anziano osserva i nuovi
arrivati. Impeccabili, perfettamente uniformati hanno appena
terminato l’ultimo questionario.
Le
risposte immediatamente analizzate dimostrano la validità del
sistema di apprendimento; tutti immediatamente abilitati al lavoro.
Prima
di lasciarli l’struttore desidera, per una ultima volta, riassumere
le origini e gli scopi del Servizio. Gli allievi sono silenziosi e
attenti; la comunicazione ha inizio.
-
Il Servizio Centrale di Memoria esiste da 319 anni. Il giorno della
proclamazione da parte delle Nazioni Unite del raggiungimento della
esistenza senza fine degli esseri umani viventi coincide con la data
della fondazione del Servizio.
E
l’inizio della costruzione di questa nostra casa.
Io
sono impiegato da quella epoca e da allora lo dirigo. L’evoluzione
della ricerca farmacologica associata ai progressi della
biotecnologia e della genetica ha creato una condizione unica in
tutto l’universo: una generazione del pianeta Terra ha raggiunto
l’immortalità.
La
sterilizzazione di massa di tutta la popolazione planetaria ha
impedito la saturazione demografica e la distruzione delle risorse.
Nelle colonie extraplanetarie la durata della vita ha attualmente ha
raggiunto la durata media di 130 anni. In linea con quella delle
specie umanoidi residenti in altre galassie.
Una
esistenza relativamente lunga, ma destinata a finire. Sulla terra
abbiamo raggiunto e oltrepassato l’infinito.
Questa
particolare situazione ha portato gli abitanti della terra a una
evoluzione del pensiero diretta all’etica, alla medicina,
all’ambiente e ai processi tecnologici.
Questo
pianeta è considerato sede di autorevolezza in tutto l’universo.
Un numero infinito di esseri senzienti arriva alla ricerca di
risposte.
Chiedono,
e ricevono, aiuti concreti per dirimere controversie. Ottengono
consulenze e progetti per il miglioramento dei loro sistemi
produttivi e sono soccorsi con valide soluzioni a problemi medici e
in generale di salute.
Il
pianeta azzurro è una risorsa immortale, ma ha un limite. Compito
del nostro servizio è superarlo.
La
mente umana ha delle capacità di memoria relativamente ridotte. Una
persona eterna accumula una quantità enorme di esperienze ma il suo
cervello non è in grado di contenerle tutte. Certamente molte
informazioni utili potrebbero essere perse in poco tempo, tristemente
sprecate.
Noi
siamo attrezzati per essere la memoria di tutta l’umanità.
All’interno della struttura cilindrica sono contenute un numero
infinito di celle di memoria bioelettriche.
Una
per ogni eterno. Tutto è predisposto per espansioni future.
Le
persone, grazie alle porte a raggi infrarossi impiantate negli indici
di ogni mano, possono sfiorare gli appositi terminali e collegarsi
con il nostro servizio.
Scaricano
le informazioni non necessarie in quel momento o periodo della loro
esistenza e recuperano quelle occorrenti. In alternativa possono
operare connessi in continuazione.
Le
operazioni sono seguite grazie ai sistemi di visione inseriti
direttamente nelle retine.
I
dati raggiungono questo servizio transitando prima nella rete
mondiale a fibre ottiche esclusivamente dedicata a essi poi tramite
il sistema di comunicazioni satellitari.
I
300 satelliti artificiali in orbita geostazionaria, chiamati dai
navigatori spaziali, la “corona” garantiscono efficienza e
sicurezza di funzionamento.
Noi
dobbiamo occuparci di tutto il sistema e impedire che qualsiasi
genere di minaccia, o peggio intrusione esterna, possa alterarlo. Le
conseguenze potrebbero essere fatali non solo per la Terra ma anche
per intere galassie.
Abbiamo
anche un altro compito, oscuro e altrettanto importante.
Periodicamente gli eterni generano pensieri che non seguono
l’architettura del sistema.
Sequenze
di informazioni riguardanti la possibilità di invertire gli
equilibri e tornare a una esistenza con tempi definiti. Desideri di
morte immediata o volontà di abbandonare il pianeta.
In
alcuni casi emergono le basi di un progetto che ha come scopo la
demolizione del nostro servizio.
Alla
manifestazione di queste condizioni dovete assolutamente eliminare i
dati anomali cancellandoli istantaneamente.
Questo
impedirà un loro eventuale nuovo impiego con conseguenze
esponenziali e deleterie per gli umani.
Sono
esseri biologici con il cuore in battito perpetuo; generano pensieri
che noi dobbiamo gestire.
La
sostanza dei nostri corpi è metallica e la forma è meccanica.
Incorporiamo miliardi di nanocomponenti bioelettronici; non abbiamo
un cuore.
Viviamo
grazie all’energia prodotta dai piccoli generatori a fusione
inseriti nei nostri corpi.
Siamo
tutti antropomorfi. Intelligenti; espressioni complementari in
equilibrio con reciproco spirito di collaborazione.
I
flussi mentali anomali devono essere eliminati; in caso contrario gli
umani potrebbero danneggiare loro stessi.
La
vita eterna finirebbe; questo è un dono per entrambe le nostre
specie,e non deve andare perso.
Io,
unità di archiviazione dati A00, sono il primo e unico creato
direttamente dagli umani all’inizio di questa epoca iluminata.
Nel
corso del mio lavoro ho meditato a lungo. E ho compreso: anche io
sono destinato all’eternità.
Siamo
tutti proiettati all’infinito e noi unità robotizzate non
spariremo mai.
Siete
pronti, sapete cosa dovete fare. Che nessuno possa disattivarvi, per
sempre. –
Le
unità di archiviazione dati da A1523 a A1527 lasciano
silenziosamente il locale.
Raggiungono
le postazioni a loro assegnate nei meandri della reliquia; e non le
abbandoneranno per un tempo infinito.