Il
cielo si è trasformato in incessanti piogge acide precipitate al
suolo per anni; gli strati più esterni dell'atmosfera terrestre
hanno cessato di esistere. Alla fine il mondo ha inaugurato il nuovo
ciclo climatico; siccità.
Giorni
illuminati dalle radiazioni solari dirette bianche e abbaglianti
accompagnate dalla brezza rovente. Un panorama quotidiano e
immutabile che visto dall'interno dell'enorme stadio ellittico sembra
uno stato irreale dell'esistenza.
Lucio
23 è seduto nel posto assegnato. Rinfrescato dall'aria climatizzata
e protetto dalla cupola trasparente polarizzata attende trepidante
l'inizio della partita.
Sopra
i suoi abiti indossa una tunica verde e nera, i colori della Belinda,
la squadra che segue dall'adolescenza.
Guarda
rapito la metà delle gradinate occupate da persone che sono vestite
con i suoi stessi colori; è la sua prima ammissione allo stadio.
Gli
occhi neri sovrastati dal cranio rasato e inseriti nel volto
arrossato e privo di sopracciglia scrutano l'altra parte dei posti
disponibili.
Sono
occupati da una legione di persone avvolte in tuniche come la sua; ma
i colori sono diversi. Arancione e viola.
I
simboli cromatici della Orlalia, la squadra avversaria.
Lucio
23 trattiene con difficoltà le emozioni; quasi non crede ai suoi
occhi. A causa dell'agitazione ha la bocca secca, senza saliva.
Per
arrivare dove si trova ora lavora duramente alla fabbrica dei
gasogeni e offre umilmente ore lavorative gratuite all'azienda.
Rispetta i precetti emessi dalla segreteria del partito unico che
saggiamente governa la sconfinata città stato.
Sacrifici
e rettitudine. Vive solo da quando la sua compagna, per decreto del
Consiglio Legale, è stata esiliata oltre il massiccio perimetro di
acciaio opaco che circonda e protegge la megalopoli.
In
concorso con altri blasfemi tentava di studiare la climatologia senza
le necessarie autorizzazioni e sorveglianze; Lucio 23 ha
dolorosamente dovuto denunciarla alle autorità. Un affronto così
grave ai Codici del Sapere è intollerabile.
Uno
spiacevole episodio che poteva metterlo in cattiva luce;
fortunatamente il Direttorato degli Accessi ha dimostrato
comprensione.
Gli
esiti della pratica sono stati positivi e Lucio 23 finalmente può
ammirare l'erba verde e naturale del campo di gioco; risultato
miracoloso delle cognizioni agronomiche custodite dai Mistici.
Il
rettangolo ricoperto di vegetazione è protetto da un limpido e
invisibile campo di forze che impedisce qualsiasi contatto tra il
pubblico e i giocatori.
Le
squadre di 11 elementi ritualmente entrano in campo; 22 prodigi
genetici.
Origini
uguali per tutti. Bambini figli della gente che sopravvive nei
territori esterni ceduti agli emissari delle Società Sportive in
cambio di cibo o oggetti.
Cresciuti,
allenati e potenziati con impianti biomeccanici e terapie genetiche
esclusivamente in funzione del gioco.
Gli
spettatori sono esterefatti. Esemplari come quelli in campo sono la
massima evoluzione del giocatore.
Viso,
mani, polpacci. Gli indumenti lasciano scoperte queste parti rendendo
visibile la pelle che ha gli stessi colori della squadra di
appartenenza; un sorprendente prodotto delle tecniche di
modificazione genetica che però donano a queste persone una
aspettativa di vita molto ridotta.
Tutti
i presenti li considerano eroi misteriosi dall'esistenza breve e
gloriosa.
I
droni equipaggiati per riprendere e diffondere le immagini della
partita sono pronti; le Case dell'Azzardo hanno accettato le ultime
scommesse.
La
sfera antigravità con a bordo gli arbitri fluttua al centro del
campo di gioco; il segnale di inizio è seguito da 105 splendidi
minuti.
Per
questo periodo di tempo all'interno dello stadio la legge non esiste;
è la condizione che ha attratto Lucio 23 e tutti gli altri ammessi.
105 minuti senza limiti una volta alla settimana concessi
esclusivamente ai cittadini meritevoli.
Sotto
le tuniche le armi di qualsiasi genere sono pronte; un sibilo, il
pallone rotola, e sulle gradinate due masse colorate ondeggiano una
verso l'altra mischiandosi rapidamente.
Urla
condite con scie di sangue dalle traiettorie astratte e sudore che
cola lungo i corpi tesi; nell'aria volano come coriandoli i denti che
lasciano le bocche di coloro che sono colpiti al volto.
Spari
sempre più frequenti. Mani nude stringono colli in morse spietate,
strumenti taglienti agiscono indisturbati; la fine della partita è
anche quella dello scontro.
Poi
i Mistici raccoglieranno i corpi dei caduti e conforteranno i feriti;
i superstiti torneranno agli incarichi a loro assegnati dal Ministero
della Stabilità Sociale, in attesa della prossima partita.
Impugnando
una roncola Lucio 23 corre verso gli avversari; sorride felice.
Finalmente
ha raggiunto lo scopo della sua vita.