venerdì 23 gennaio 2015

LA CASA DEI SUBLIMI PIACERI

Come ogni giorno da quando la costruzione esisteva le luci del tramonto accarezzavano la facciata in stile liberty di Villa Fuller e creavano improvvisi ed astratti giochi di colori con le grandi finestre dai vetri colorati mentre le innumerevoli lanterne orientali precedentemente accese e posizionate lungo i sentieri progressivamente andavano ad illuminare le prime ombre delle notte che silenziosamente si avvicinavano alla grande e storica Villa Fuller.
Invariabilmente,quando il sole se ne era andato completamente dal cielo,le candide e calde luci interrate che fiancheggiavano il lungo viale di ingresso si attivavano ed una chiara linea di luce congiungeva l’antico cancello con l’ampia porta di accesso al salone della villa e qualche istante dopo come tante altre innumerevoli sere Miss Marianna,considerata una delle più avvenenti transessuali dell’intera Unione Europea,usciva dalla grande villa e con le movenze di una modella in passerella percorreva il lungo viale fino al cancello che poi apriva.
Per quella particolare sera di metà Settembre aveva deciso di indossare un completo blu mosso esclusivamente dai lunghi capelli studiatamente lasciati liberi e sciolti;Miss Marianna,dopo l’apertura del cancello,lentamente ritornava verso la villa mettendo in risalto,grazie alla stoffa pregiata accuratamente tagliata del suo abito,le caratteristiche di un fisico statuario ed entrava nel grande salone di ricevimento che illuminato a giorno attendeva gli ospiti.
Miss Marianna con un ultimo rapido sguardo rapido ma comunque attento ai dettagli verificava che tutto fosse in ordine lungo le scale ed ai tavoli,nei salotti e salottini mentre in precedenza aveva controllato il perfetto stato delle tante camere e dei loro servizi;durante queste decine di secondi somellier,camerieri,barman,cuochi,pasticceri e l’intera orchestra posizionata al centro del salone erano immobili e silenziosi fino a quando con voce alta e calda Miss Marianna pronunciava una frase che a Villa Fuller è una tradizione – signori,la casa dei sublimi piaceri è aperta! – ed immediatamente dopo l’orchestra cominciava a suonare mentre il personale vestito in eleganti uniformi iniziava a muoversi.
Quando la musica lanciata nell’aria dall’orchestra di quindici elementi era arrivata anche nei locali più remoti di Villa Fuller dall’ampio ballatoio del piano superiore ,che si affacciava sul grande salone della villa,provenienti dall’ala della costruzione a loro esclusivamente riservata, apparivano gli accompagnatori dal fisico perfetto e dal fascino misterioso che con calma scendevano dalle due larghe scale disponibili e raggiungevano il salone in attesa dei clienti e di esaudire i loro desideri.
Miss Marianna li osservava sempre e le faceva uno strano ed inspiegabile effetto la consapevolezza di essere l’unica donna presente a Villa Fuller ed accompagnava queste sensazioni all’altrettanto matematica sicurezza che nessun cliente sarebbe entrato nella “Casa dei sublimi piaceri” alla ricerca delle sue attenzioni ma che al contrario tutti gli ospiti,uomini e donne,non vedevano l’ora di affidarsi agli accompagnatori,veri autentici esperti in tutte le arti rilassanti ed erotiche conosciute.
La politica aziendale della “Personal Entertainement”,multinazionale quotata in borsa e sempre al rialzo,proprietaria di Villa Fuller e di innumerevoli case dei sublimi piaceri simili in ogni parte del mondo dove questo fosse concesso era semplice ed efficace:servizi di intrattenimento personale per clienti di alto livello di entrambi i sessi a partire da un buon cocktail e passando per un massaggio rilassante si arrivava ad ogni possibile pratica e fantasia sessuale e tutto questo messo in atto esclusivamente da splendidi,affascinanti e sportivi giovanotti in ambienti estremamente riservati ed affidati a personale di assoluta discrezione.
Una formula di successo che attrae a Villa Fuller manager,dirigenti pubblici e privati ed importanti personalità politiche di ogni nazionalità ed in molti casi proprio gli impenetrabili e sicuri salottini di Villa Fuller sono utilizzati per importanti e segrete trattative di ogni genere seguite,per rintemprarsi dalle fatiche e festeggiarne il buon esito,dai piaceri del palato e della carne;il rumore imponente del motore di una vettura sportiva appena arrivata di fronte alla scalinata di Villa Fuller distoglie Miss Marianna da questi pensieri e rapidamente si posiziona dietro l’autentico tavolino dell’ottocento posizionato accanto alla porta di ingresso dove trovano posto tutti i possibili dispositivi per transazioni elettroniche cifrate e si prepara a svolgere con efficienza il suo lavoro di responsabile generale ed,altrettanto fondamentale,di cassiera.
Dalla sua principale postazione di lavoro Miss Marianna è in grado di vedere,oltre che il salone di ricevimento della villa,anche l’intero viale di accesso percorso da grandi berline dai vetri a specchio a volte precedute da squadrati fuoristrada dai quali scendono silenziosi uomini di scorta e specialisti;questi ultimi chiedono sempre,con molta cortesia,di potere verificare e bonificare i locali dove i loro principali si intratterranno alla ricerca di eventuali dispositivi di spionaggio e registrazione elettronica abusivi.
Miss Marianna acconsente e sorride felice,altri clienti alla ricerca di molta privacy,una merce rara per la quale pagheranno una tariffa doppia e,come vogliono le regole di Villa Fuller,in anticipo.
La notte è invecchiata accompagnata dalla musica e dall’esaltazione dei sensi ed anche gli ultimi ospiti hanno lasciato da poco la “casa dei sublimi piaceri” mentre le lanterne orientali affievoliscono le loro calde luci fino allo spegnimento lasciando dilagare nel grande giardino quello che rimane del buio della notte;Miss Marianna a sua volta spegne le luci che illuminano il viale di accesso e con voce lievemente stanca si rivolge al personale – signori,anche per oggi abbiamo portato a termine il nostro lavoro con stile,lasciamo campo libero agli specialisti delle pulizie – e dopo questa ultima frase gli splendidi accompagnatori,senza un cenno di saluto,si ritirano nell’ala di Villa Fuller a loro riservata e dove nessuno del personale,neanche una prima donna come Miss Marianna,è ammesso.
Gli accompagnatori si sono allontanati mentre almeno il personale prima di uscire rivolge qualche umano e cortese saluto a Miss Marianna che ha sicuramente il grande pregio di diventare sempre una grande amica di tutti e che ora osserva la villa malinconicamente vuota mentre la musica è stata sostituita di rumori degli aspirapolveri e delle macchine lavapavimenti degli addetti alle pulizie;esce rapidamente per ultima dalla grande costruzione e si avvicina alla propria autovettura intenzionata a raggiungere rapidamente il proprio appartamento in piazza Alvarez nel cuore della città mentre nello stesso tempo un corteo formato da tre anonime monovolume percorre il viale di accesso e con ordine si allineano in sosta nell’ampia ed ora vuota area di parcheggio.
La prima persona che esce da una delle monovolume è un uomo non più giovane dagli abiti semplici,grassoccio con i capelli ormai bianchi ed un lieve alone di barba che risalta sul volto ed a bassa voce si rivolge a Miss Marianna – Buonasera . . . . o buon giorno,vista l’ora,siamo venuti ad occuparci del benessere dei ragazzi . . . e lei come si sente Marianna? –
- Bene Professor Unizuki – risponde Miss Marianna già seduta all’interno della propria automobile – solamente un poco stanca come al solito . . . penso che anche i ragazzi saranno nelle mie stesse condizioni ma sicuramente lei ed il suo staff li rimetterete in forma –
- non si preoccupi Marianna domani saranno brillanti e perfetti,arrivederci – e dopo la risposta del Professor Unizuki Miss Marianna chiude la portiera e si avvia lungo il viale di ingresso lasciando alle sue spalle Villa Fuller ed immersa di nuovo nei suoi pensieri non può fare a meno di notare per l’ennesima volta che la Personal Entertainement ha la massima cura di coloro che sono alle sue dipendenze.
Gli accompagnatori in servizio a Villa Fuller sono assistiti direttamente dal Professor Vania Unizuki,specialista in tecnologie mediche generali dell’ospedale universitario,e da tutto il suo staff al completo;sicuramente un costo notevole ma la Personal Entertainement ha bilanci che possono permettere questo ed altro e poi,pensa Miss Marianna,- non sono affari miei,ed è ora di staccare anche con la testa - e con una mano perfettamente curata attiva un lettore CD che immediatamente inonda l’abitacolo di heavy metal mentre la vettura percorre a velocità sostenuta le vuote strade della città ancora immersa nella notte.
Contemporaneamente,come nella celebrazione di un rituale da tempo praticato,le persone che compongono lo staff del Professor Unizuki scaricano dalle monovolume contenitori di alluminio antiurto e nelle loro uniformi azzurre e verdi si dispongono in fila indiana davanti all’unica porta che permette dall’esterno un accesso diretto all’ala di Villa Fuller riservata agli accompagnatori e quando tutti sono allineati il Professor Unizuki inserisce una chip-card,della quale è l’unico possessore, nel lettore accanto alla porta che preceduta dal sordo rumore degli interblocchi metallici che si muovono si apre permettendo a tutta la fila di specialisti in attesa di entrare.
Il Professor Unizuki verifica che anche l’ultimo componente dello staff abbia messo piede all’interno di Villa Fuller e con una seconda ed apposita sim-card comanda dall’interno la chiusura della porta mentre automaticamente il livello di luminosità del locale aumenta.
Gli accompagnatori sono tutti coricati,in uno stato di apparente sonno,su delle cuccette mediche accuratamente allineate e distanziate dentro ad un ampio salone illuminato da luci bluastre mentre lungo le pareti sono disposti sistemi ed apparecchiature di analisi e diagnosi e dopo alcuni istanti durante i quali tutto lo staff osserva immobile il silenzioso Professor Unizuki quest’ultimo con voce calma e distaccata comunica a tutti l’inizio della loro quotidiana missione –medici,tecnici specialisti ognuno ai propri compiti,iniziamo con le verifiche generali ed in caso di problemi provvederemo alle sostituzioni o riparazioni fisiche o biologiche del caso – e gli specialisti iniziano con gesti sicuri ad applicare ai corpi degli accompagnatori elettrodi e sensori mentre il professor Unizuki osserva con sguardo attento e si tiene pronto ad intervenire alla minima difficoltà.
Vania Unizuki,mentre osserva compiaciuto i notevoli livelli di efficienza raggiunti dai componenti del suo staff,non può fare a meno di pensare a quello che era chiamato “progetto centurione” ed alla sua imprevedibile evoluzione;da più parti era forte la volontà di creare soldati perfetti ma le tecnologie della clonazione,ormai mature per un impiego pratico,erano state messe al bando da tutti i governi legittimi ed illegittimi del pianeta per i primi troppo spaventose da presentare all’opinione pubblica mentre i secondi le ritenevano destabilizzanti ed allora si decise di generare i “centurioni”,un raffinato incrocio tra le bio-tecnologie più evolute e l’elettronica dedicata all’intelligenza artificiale al vertice delle proprie potenzialità.
Microchip ad elevatissima scala di integrazione,programmabili per induzione elettromagnetica,ed alimentati da energia biomeccanica vennero direttamente integrati dentro agli embrioni di tessuti artificiali cerebrali,ossei e muscolari e poi intorno a loro,immersi in liquidi sterili e rinchiusi in camere ambientali rigidamente controllate,vennero fatti crescere dei corpi programmabili e controllabili;dopo molti tentativi che avevano avuto come conclusione l’incenerimento di esseri dalle sembianze deformi e dai sistemi mentali completamente instabili i “centurioni” avevano iniziato a vivere.
Le loro capacità sensoriali e cerebrali erano estremamente evolute,tutti i ministeri interessati al progetto ne presero atto,ma i loro corpi,esposti agli ambienti ostili dei campi di battaglia,si deterioravano rapidamente ed era diventato subito evidente che per ottenere il massimo dai “centurioni” era necessaria una continua e quotidiana manutenzione per aggiungere tessuti dell’epidermide,sostituire organi interni o semplicemente per allineare l’attività elettrica del sistema neurologico.
La mole di assistenza necessaria non poteva essere portata con continuazione sulla prima linea di un fronte ed i “centurioni” diventarono inutili,i finanziamenti sospesi ed il progetto cancellato e fu allora che,come un salvatore,intervenne la Personal Entertainement;la già celebre multinazionale specializzata nella gestione di case di piacere,grazie a profondi contatti con membri del parlamento,riuscì ad acquisire l’intero progetto e coinvolse di nuovo tutti gli specialisti in una operazione che aveva come scopo la riconversione dei “centurioni” ai particolari compiti degli accompagnatori a partire da una completa riprogrammazione comportamentale.
E così, ieri come oggi,vincolati al più assoluto segreto tanti staff come quello del Professor Unizuki operano nelle innumerevoli case uguali a Villa Fuller sparse per il mondo ricavandone interessanti compensi mentre la ignara clientela è sempre più soddisfatta delle prestazioni di questi splendidi accompagnatori sempre gentili e disponibili.
- Professore!,siamo pronti per l’analisi finale delle cartelle personali – la voce della dottoressa Lucia Walbolt distoglie il Professor Unizuki dai pensieri portati dalla memoria – Bene,dottoressa iniziate a ragguagliarmi – dice il professore mentre lo staff si dispone intorno a lui formando un cerchio ed ogni componente illustra la situazione dei centurioni che deve seguire;niente di particolare,tutti i centurioni del piacere sono in condizioni ottimali,forse in futuro per due di loro sarà necessaria la sostituzione rispettivamente di un muscolo cardiaco e di alcuni tratti di arteria e per tutti si prospetta l’impiego di endovene rigeneranti per mantenere morbida l’epidermide.
- Bene . . . molto bene stiamo lavorando ottimamente,prossimamente pianificheremo gli interventi proposti che approvo incodizionatamente,ma andiamo bene . . . anzi meglio del previsto – conclude il Professor Unizuki dopo le accurate esposizioni biocliniche che ha appena ascoltato e prosegue – per oggi abbiamo già sviluppato quasi tutto il piano di lavoro che avevo previsto,manca solo l’effettuazione dell’analisi elettronica,e quindi vi chiedo di collaborare con il Dottor Popovich in modo da portare a termine questa ultima operazione,poi potremo andarcene -.
Mentre il Dottor Popovich apre i software di gestione dell’analisi elettronica gli altri componenti individuano in prossimità dell’orecchio sinistro un microscopico foro,apparentemente uno dei tanti pori della pelle,definito il connettore dove con grande cautela introducono un lungo e sottile ago sonda elettronico interfacciato con i software di gestione dell’analisi elettronica;il Professor Unizuki osserva sempre attentamente e quando tutti gli aghi sonda sono penetrati avverte il Dottor Popovich – siamo pronti – poi si rivolge allo staff – monitorate con attenzione i parametri fisici e neurologici,Dottor Popovich avanti con l’analisi –
- Analisi elettronica avviata . . . inizializzazione regolare,confermo analisi in corso Professore – replica il Dottor Popovich ed il Professor Unizuki,che è sempre stato affascinato da questa operazione,osserva i monitor del sistema di analisi che mostrano l’intero contenuto della memoria dei centurioni mentre viene recepito tramite l’ago sonda connesso direttamente al chip cerebrale centrale;la vera potenza dei centurioni sono le capacità di acquisizione dei dati,di questo il Professor Unizuki ne è profondamente certo,e lui sa come i loro occhi possono vedere molto lontano,il loro udito amplificare suoni inudibili per qualsiasi essere umano ed è perfettamente consapevole delle capacità di intercettazione a breve raggio delle onde cerebrali.
E memorizzano implacabilmente tutto e le verifiche di sicurezza,le tante cacce ad eventuali dispositivi di intercettazione,che prima del loro ingresso molti dei potenti clienti delle case del sublime piacere ordinano e pagano non servono a nulla;nessuno è in grado di individuare i sistemi elettronici innestati in profondità ed aggregati biologicamente ai corpi degli accompagnatori.
- Professor Unizuki – dice il Dottor Popovich alzando lo sguardo dai monitor – l’analisi è terminata,potete disconnettere –
- eccellente,come sempre,Dottor Popovich – risponde con voce calma,distaccata il Professor Unizuki – sfilate gli aghi sonda – e mentre si provvede a questa ultima operazione i dati compressi in file a ottupla criptazione sono trasferiti all’archivio della impenetrabile sede centrale della Personal Entertainement ad Hong Kong;in questo archivio che ufficialmente non esiste,ma che è di fatto conosciuto da tutto il personale specialistico della compagnia,sono immagazzinate milioni di informazioni riservate,segrete,innominabili ed inconfessabili e saranno impiegate dagli analisti e dai manager delle tante conglomerate delle quali,con grande discrezione,la Personal Entertainement detiene la maggioranza delle azioni e sarà così facile,molto facile,condizionare le scelte di parlamenti,governi,responsabili militari e dirigenti di grandi imprese in modo da fare sempre buoni e prosperi affari.
Lo staff ha terminato l’ultima operazione necessaria ed il Professor Unizuki osserva soddisfatto i suoi specialisti;hanno richiuso i contenitori,gli accompagnatori sono ancora in fase di riposo autoprogrammato,senza dire una parola il Professore si avvicina alla porta e la apre permettendo al bagliore delle prime luci dell’alba di entrare.
I componenti dello staff sciamano fuori e raggiungono le monovolume che hanno le carrozzerie ricoperte dalle gocce della rugiada del mattino mentre il Professor Unizuki con un ultimo paterno sguardo verso i centurioni accosta la porta che è immediatamente bloccata dal potente sistema di sicurezza.
Prima di salire in macchina un ultimo pensiero,sempre il solito ultimo pensiero,attraversa la mente del professor Unizuki:non esistono più i fronti immersi nel sangue ed avvolti nella polvere,ora le guerre sono trasversali alle nazioni e si combattono con le informazioni,ed in questo ultimo e nuovo campo di battaglia i centurioni sono certamente i più potenti guerrieri esistenti.

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